Carta di credito Usa: come fare per viaggiare senza visto

A metà del 1900 negli Usa si affermò, e rapidamente diffusa, la prima carta di credito. Oggi è ormai molto evidente il fatto che negli Stati Uniti il metodo di pagamento più diffuso, e ampiamente accettato è quello delle carte di credito. In generale i pagamenti elettronici (compresi i bancomat e le carte prepagate) sono utilizzati ovunque, anche per fare pagamenti di modesta entità (del valore di pochi dollari). Perché una carta di debito o prepagata, venga accettata senza difficoltà è richiesto solo un presupposto: che non sia anonima.

Le normative americane sull’impiego dei metodi di pagamento elettronici sono piuttosto rigide, e considerato che oltre a quelle statali troviamo anche quelle federali, e poi le varie leggi dei differenti stati membri (con ulteriori differenze tra contee, municipi, ecc), riuscire ad avere un quadro completo è molto complicato. Quindi prima di andare avanti sull’argomento di quali siano le tipologie di carta di credito Usa più accettata, e quali sistemi di pagamento incontrano meno difficoltà, ricordiamo che affrontare il viaggio con una carta prepagata anonima o carte non intestate a se stessi, porta a grandissimi problemi, e al rischio concreto che non vengano accettate per pagare (per i prelievi il problema si affievolisce).

Quali carte portare?

In Italia si possono incontrare difficoltà per poter pagare con la American Express. La ragione è semplice: le commissioni richieste dalla società sono più alte di quelle applicate sul circuito Visa e Mastercard. Negli Stati Uniti questo problema non esiste e non a caso sono tra le più diffuse (anche perché sono quelle che si sono dimostrate molto più difficili da clonare).

Quindi sia che si scelga di usare una carta di credito Visa, Mastercard o Amex, negli Usa si incontrano ben poche resistenze o problemi. Ovviamente è meglio affrontare il viaggio con più di una carta di pagamento, per evitare di ritrovarsi lontano da casa senza possibilità di pagare o andare dove si vuole. E’ importante, per alcuni tipi di servizi, come il noleggio auto, avere una carta di credito (card con numeri in rilievo) poiché il noleggio in contanti è veramente poco usato.

Se si ha una carta di credito propria è consigliato portare con sé anche più di una prepagata (comprese Postepay e Paypal ma non si hanno garanzie al 100% di non trovare problemi), così da ripartire le spese ed il budget e non esporsi a situazioni spiacevoli (ad esempio per mangiare, per dormire, ecc). Per l’aspetto dei costi si deve fare attenzione quando si sceglie di richiedere le varie carte, poiché le commissioni che si possono conoscere fin da subito sono riportate nei vari fogli informativi (vedi anche Condizioni Viabuy Mastercard).

Senza commissioni: è possibile?

In media le commissioni sul cambio valuta vanno da un minimo dell’1% ad un massimo del 2%. Per alcuni strumenti di pagamento la situazione è decisamente favorevole, come nel caso di Soldo.com che nelle sue prepagate non prevede l’applicazione di commissioni sul cambio valuta. Questo costituisce un bel risparmio e un ottimo presupposto, anche se la garanzia di poter usare la carta, con il cambio valuta, in modo completamente gratuito non la si può avere usando banche americane. Infatti bisogna tener presente che l’esborso totale, pagato come commissioni, è dato da: commissione applicata alla banca italiana (noto dal foglio informativo) e la commissione applicata dalla banca Usa. Se si scelgono alcune banche compatibili con quelle italiane allora si può scongiurare il pagamento di commissioni, o attutirne notevolmente l’impatto negativo.

Alcuni grandi negozi del made in Italy hanno sportelli bancomat che possono essere anche di banche italiane. Ad esempio, nel più grande negozio di New York, presente nella little Italy, c’è uno sportello Unicredit. I negozianti conoscono queste situazioni, per cui chiedendo informazioni si viene indirizzati verso la giusta direzione.

Bisogna fare attenzione ad usare le carte simil black, oppure le classiche Oro, nelle zone meno sicure. Di contro negli Usa una carta Oro, in negozi anche non particolarmente grandi, una carta gold non fa particolare impressione, per cui, sempre con prudenza, può essere usata con maggiore tranquillità.

Visa Waiver Program: perché le carte di credito possono essere una necessità

La titolarità di una carta di credito a proprio nome può semplificare la burocrazia per poter andare a fare un viaggio (di lavoro o di affari) negli Usa. Questo è grazie al programma Visa Waiver Program al quale si può accedere con una carta di credito appartenente a uno qualsiasi dei principali circuiti (non solo Visa ma anche Mastercard, Amex e Discovery). Oltre ad avere una carta di credito nominativa (la procedura non prevede il funzionamento con un pagamento online e codice usa e getta), bisogna anche avere:

  • biglietto di andata;
  • biglietto di ritorno;
  • durata complessiva del soggiorno inferiore ai 90 giorni.

Per aderire al programma e poter viaggiare senza il visto non immigrati bisogna anche avere un passaporto “elettronico” e fare la richiesta tramite il sistema ESTA (su https://esta.cbp.dhs.gov/esta/), almeno 72 ore prima della partenza per gli Usa.

Conclusioni

Negli Stati Uniti le carte di credito sono il sistema di pagamento preferito, anche dai negoziati, indipendentemente dal circuito scelto. Considerati i costi applicati ai cambi euro-dollaro, però scegliere una carta con commissioni basse può fare una grande differenza, per evitare di vedere il proprio viaggio, gonfiato da inevitabili ma inaspettati sforamenti del budget, dovuti alle commissioni di cambio valuta.

Tra le carte di credito con minori commissioni ricordiamo quella di Webank, CheBanca e Widiba (vedi anche Carta di credito Widiba gratuita). Ci sono poi da valutare le procedure di urgenza per far cambiare carta in caso di furto, smarrimento o sospetta clonazione, e i relativi costi applicati (quelle che sono più tutelate in questo caso sono le “world o travel” e quelle premium) e l’eventuale presenza dei pacchetti assicurativi. E’ consigliato, infine, aderire ai sistemi di sms alert (fare attenzione che il proprio cellulare sia abilitato alla ricezione dei messaggi all’estero e in particolare negli Stati Uniti), e usare conti online che permettono di essere seguiti e controllati anche quando ci si trova lontano da casa, senza dover delegare nessuno e dover sottostare a orari di apertura e chiusura delle filiali (ulteriormente complicati dal fuso orario).