Carte prepagate inglesi: 3 alternative a confronto

L’uso delle carte ricaricabili offre la possibilità di disporre di un sistema di pagamento alternativo ai contanti per effettuare acquisti ed anche prelievi, semplificando la gestione delle proprie finanze. Un aspetto sfruttabile anche all’estero grazie ai circuiti internazionali sul quale le varie cards prepaid si appoggiano.

La diffusione delle prepagate ha quindi spinto numerose società, riconosciute come Istituti di moneta elettronica, ad offrire questo tipo di prodotto e molte di queste società hanno base nel Regno Unito. Per questo troviamo anche tante offerte di carte prepagate inglesi, considerando in questa categoria quelle che sono emesse da società che hanno la sede legale in Inghilterra ed hanno ottenuto l’autorizzazione da parte delle autorità competenti locali.

Che cosa offrono?

Non esiste una carta di pagamento ricaricabile inglese ‘tipo’, poiché ogni società offre un prodotto al quale assegna dei servizi o delle condizioni specifiche. Alcune prevedono un outlook della carta con i numeri in rilievo mentre generalmente si tratta di carte dotate di Iban per collegarle a conti elettronici che permettono di ricaricarle e gestirle anche a distanza. Si tratta di carte nominative (quelle anonime si sono fatte progressivamente sempre più rare) e normalmente la richiesta può essere fatta anche da chi non è residente in Inghilterra.

Per quanto riguarda la privacy sui dati, in generale non esiste più la totale riservatezza a causa delle disposizioni a livello internazionale che sono diventate sempre più stringenti. Comunque, l’iter che le autorità devono seguire per ottenere informazioni può rendere il reperimento meno immediato rispetto alle società inserite nelle anagrafi delle banche.

Come sceglierle?

Come già più volte evidenziato, le carte prepagate inglesi solo in alcuni casi vengono emesse come prodotti principali. Molto più frequentemente sono strumenti necessari per rendere più completi i servizi riservati ai correntisti. Prima di effettuare una scelta occorre, quindi, valutare sia le caratteristiche dei conti ai quali si collegano che i costi e commissioni inerenti. In alcuni casi anche per la card si avranno dei costi fissi di gestione da considerare, in altri è il costo di emissione che può essere presente (ed anche particolarmente elevato). Infine si deve considerare il plafond disponibile ed i limiti (di spesa, di prelievo e di ricarica) che possono essere applicati.

Esempi

Vediamo ora alcuni esempi di carte prepagate inglesi, emesse cioè da società con sede a Londra o sul territorio inglese.

Soldo

esempio carta soldo

La Soldo Financial Services Ltd è tra gli Istituti di moneta elettronica autorizzati dalla FCA. Prevede diverse tipologie di carte omonime, ovvero la Soldo aziendale e la Soldo Drive utilizzabile come carta carburante. Tra le peculiarità di tali carte prepagate troviamo la possibilità di una gestione semplificata delle spese aziendali tramite l’apposita schermata, il controllo del budget, la personalizzazione dei massimali e un’offerta tarata a seconda delle necessità tra tre tipi di categorie: start, pro e premium. È possibile anche usare la versione virtuale. Tra i principali costi da considerare ci sono (Fonte: sito ufficiale Soldo – Data: 20 marzo 2020):

  • costi di emissione e di gestione: Soldo Start prevede un costo di emissione 10€ (1€ se virtuale) ma non ha costi di gestione mensile; Soldo Pro ha un costo di emissione di 5€ (1 euro per la card virtuale) e 5€ di gestione mensile; Soldo Premium costa 9€ al mese più 5€ di emissione (sempre 1€ nel caso della versione virtuale);
  • costi di prelievo: 1€ se fatti nella stessa valuta altrimenti 2 dollari o sterline;
  • commissioni per cambio valuta in caso di pagamento: 2% nella versione Start e 1% nella versione Pro e Premium.

Le valute disponibili per tutte e tre le versioni sono in euro, ma la Pro e la Premium permettono di scegliere anche tra sterline e dollari americani. La versione Premium permette di collegare anche la carta carburante. Gli altri ‘profili’ possono richiedere a parte la già citata versione Drive che costa 2€ al mese (più 5€ di costo di emissione).

Revolut Card

esempio carta revolut

Revolut Ltd è una società inglese sempre autorizzata dalla FCA. Tra le peculiarità principali troviamo la possibilità di cambio anche delle criptovalute principali. Si tratta sempre di una carta prepagata collegata ad un conto elettronico, che è disponibile in tre versioni:

  • Standard: non ha un costo fisso mensile e prevede l’uso per acquisti in ben 150 valute con l’applicazione del semplice tasso di cambio interbancario. Non solo, per 30 valute fino a €6,000 al mese non c’è l’applicazione del tasso e, se si preleva fino a 200 euro mensili, non si pagano commissioni di prelievo (oltre questa soglia saranno invece applicate);
  • Premium: prevede un costo mensile di 7,99 euro. Mantiene le stesse caratteristiche del conto Standard ma alza la soglia di prelievi senza commissioni a 400 euro al mese. Offre anche accesso a 5 criptovalute ed aggiunge una serie di coperture assicurative (Foglio informativo). In più si ha il pass di accesso chiamato LoungeKey;
  • Metal: al costo di 13,99 euro al mese amplia le funzione della versione Premium potenziando il Pass LoungeKey (fino a 3 ospiti potranno accedere gratuitamente con te nelle lounge aeroportuali) e facendo salire la soglia di prelievi senza commissioni a 600 euro al mese. Si ottiene anche un concierge privato e il cashback sugli acquisti (0,1% in Europa e 1% fuori dall’Europa).

(Fonte: sito ufficiale Revolut – Data: 20 marzo 2020)

Wirex Card

esempio carta prepagata wirex

Le carte sono in questo caso emesse dalla Wirex Limited con sede a Liverpool. Sempre autorizzato dalla FCA, punta sui servizi in mobilità accessibili per titolari di smartphone con sistema operativo Android e iPhone. Disponibile in 3 valute, permette di avere fino a 12 conti, anche di valute differenti ed il collegamento alla criptovalute principali. Il tutto ad un costo mensile abbastanza contenuto (1,20€, 1 sterlina oppure 1,5 dollari usa).

Tra le principali peculiarità troviamo sicuramente la possibilità di usare la card per scambiare e spendere una delle dodici valute (tradizionali e digitali). Non solo, sempre legato all’uso con le criptovalute, è possibile ottenere un cashback fino all’1,5% facendo acquisti nei negozi.

(Fonte: sito ufficiale Wirex – Data: 20 marzo 2020)