Costi Pos Mobile di Banca Intesa: conviene Move and Pay?

La proliferazione di app ha condotto ad un universo di nuove possibilità, che a loro volta hanno rivoluzionato tantissimi servizi. Il settore del mobile payments è dichiaratamente il futuro dei pagamenti con carte di debito e di credito, anche nella versione dematerializzata, e per questo anche le banche si stanno adoperando per non rimanere troppo indietro.

Insieme alle numerose società indipendenti è presente anche Intesa Sanpaolo (tramite la propria società Setefi) che propone il Move and Pay dedicato a tutti i settori business.

Caratteristiche di Move and Pay business

Il pagamento è possibile sempre tramite la combinazione di tre elementi: la app da scaricare sul device che viene utilizzato per gestire i pagamenti, lo smartphone o il tablet con sistema operativo compatibile e l’uso del mpos, ovvero il piccolo lettore che si collega tramite bluetooth al device gestore (i pos mobile è abilitato anche per i pagamenti in contactless).

I pagamenti accettati sono da carte di debito, prepagate e carte di credito appartenenti praticamente a qualsiasi circuito. L’unico limite è dovuto al fatto che non è abilitato né per Windows Phone né per pc ma solo per iOs e Android.

Costi e commissioni

Non c’è bisogno di acquistare il lettore delle carte, che viene dato in affitto ad un costo di 2 euro mensili. Per tutti coloro che hanno bisogno dell’affitto solo per un periodo, allora c’è il canone stagionale, che ha un costo di 5 euro al mese (ma i contratti sono almeno da 4 mesi).

Si pagano le commissioni a transazione effettuata, ma a riguardo ci sono differenze a seconda del tipo di carte e del circuito, per cui bisogna informarsi direttamente in filiale. Altre spese fisse, se si sceglie la gestione online anche dell’aspetto informativo, non ci sono.

La convenienza del Move and Pay

A differenza dei prodotti e servizi offerti dalla maggior parte dei gestori di pagamenti in mobile, di tipo indipendente (come Sumup, Payleven e Jusp), non si ha un prodotto specificatamente pensato, ma adattato dal know how proveniente dai contratti di gestione dei pos tradizionali. Da qui la necessità di fare contratti e durate prestabilite, con la sola attenuante del contratto di affitto stagionale, la cui convenienza è da valutare caso per caso.