Franchigia carta di credito: casa fare in caso di clonazione

La franchigia viene usata spesso nelle assicurazioni rc, nel noleggio auto e nei fogli informativi delle carte di pagamento. Quando sentiamo parlare di “franchigia” in un contratto dobbiamo essere consapevoli che la cifra che seguirà il termine stesso sarà a nostro carico qualora si verificassero degli eventi ‘dannosi’. Questo nel caso non venga “dimostrato” che abbiamo colpa o dolo per il verificarsi di quello stesso evento dannoso, poiché in questo caso non saremmo “protetti” dalla somma pattuita e già fissata del contratto (ma andremo incontro a esborsi molto più elevati).

Negli ultimi anni è cresciuto il numero di banche che ha inserito la franchigia nelle carte di debito, mentre per i termini previsti nelle carte di credito normalmente è la società emittente o il circuito di riferimento a stabilire quale sarà l’ammontare che resterà a carico del titolare della carta stessa, nel caso in cui ne verrà fatto un uso fraudolento.

Differenza tra carte di debito e carte di credito e franchigie

Se è applicata o meno una franchigia lo possiamo sapere andando a guardare il foglio informativo. Si tratta di un controllo che vale sempre la pena fare per sapere la parte del ‘maltolto’ che non ci verrebbe restituita, qualora la nostra carta di debito o di credito fosse oggetto di clonazione, furto e smarrimento con conseguente uso fraudolento prima del nostro blocco.

Ad esempio, se nel contratto è prevista una franchigia carta di credito di 150 euro (la cifra standard più utilizzata) e la card venisse usata in modo fraudolento per 1000 euro, allora ci verrebbero restituiti 1000 euro – 150 euro, ovvero 850 euro. In questo modo la banca o il circuito della carta di credito distribuiscono parzialmente il rischio anche sul titolare delle carte così da costringerlo ad essere più responsabile nell’uso e nella custodia delle stesse (oltre che ad agire tempestivamente al verificarsi di eventi dannosi o addirittura truffaldini).

Come eliminare le franchigie?

Alcune carte di credito prevedono la possibilità di togliere la franchigia se si migliorano i controlli ad esempio con il servizio di sms alerting (che va attivato). In altri casi invece la franchigia viene assorbita da coperture assicurative che possono essere già comprese nel canone della carta stessa, oppure possono essere sottoscritte a parte.

Si tratta comunque di situazioni che devono essere specificatamente previste nei fogli informativi. Al di fuori di queste condizioni non si ha modo di superare l’esistenza della franchigia se non attivarsi affinché non ci siano mai casi di uso fraudolento delle proprie carte.

Carte di credito senza franchigia: esempi

La franchigia della carta di credito “Cartasì” indipendentemente dal circuito di funzionamento, se si attiva il servizio facoltativo di sms, viene sempre tolta. Quindi si otterrà sempre la restituzione dell’intera somma a patto che non venga dimostrato che l’uso fraudolento è avvenuto per colpa o dolo del titolare della carta stessa.

American Express per le proprie carte non prevede l’applicazione di alcuna franchigia. Per le carte di debito invece bisogna rifarsi necessariamente ai contratti delle singole banche, che spesso applicano condizioni differenti a carte appartenenti sempre al proprio brand (ad esempio tra due bancomat differenti che emette e gestisce sempre lo stesso gruppo).

Cosa fare in caso di clonazione?

Sia che venga applicata una franchigia sulla carta di credito o di debito o che non lo sia, appena ci si rende conto che qualcosa non torna sull’uso della propria carta bisogna subito fare un controllo, e quindi informare il proprio servizio clienti. Se si è titolari di una carta di credito Cartasì si può contattare direttamente quest’ultima (si devono affrontare chiamate con numerazione a pagamento, che presentano costi anche abbastanza elevati) o il call center della propria banca. In tutti i casi si devono annotare i codici che vengono forniti quando si dispone il blocco della carta stessa.

Tuttavia se è attiva la franchigia, anche in caso di tempestiva comunicazione, si dovrà ‘sostenere’ il ‘costo’ indicato. Negli altri casi si rischia di dover dire addio a tutti (o in parte) i propri soldi sottratti in modo fraudolento solo se il nostro comportamento non è stato corretto, ma abbiamo agito con colpa (anche non grave) o con dolo, o semplicemente con negligenza (per questa ragione agire tempestivamente è sempre fondamentale).

Carta di credito e franchigia per il noleggio auto

Oltre alla clonazione, si sente parlare di “franchigia” della carta di credito soprattutto in funzione del noleggio auto. Spesso però si fa confusione perché si identifica la “franchigia” con il deposito cauzionale. Quest’ultimo è rappresentato da un importo che viene “congelato” sulla carta per tutelare chi offre il noleggio. Se non succede alcun fatto dannoso poi non verrà di fatto addebitato ma verrà semplicemente scongelato.

Gli importi relativi al deposito cauzionale da parte delle varie società di noleggio (Maggiore, Europcar, Hertz, ecc) variano tra di loro, e sono differenti anche nel caso in cui fosse ammesso il pagamento anche con sistemi alternativi alle carte di credito che rimangono però il sistema più accettato ed utilizzato.

Invece la franchigia che è specificata nei contratti di noleggio indicano le spese che rimangono a carico di chi usufruisce del noleggio auto, al verificarsi di situazioni come: furto, incendio, danni alla carrozzeria, ecc. Infatti, anche se nel costo di noleggio è prevista anche una quota che si paga a titolo di “assicurazione”, con l’applicazione delle franchigie si possono ottenere dei costi complessivamente più bassi.

In alcuni casi sono previste delle modalità specifiche che vanno a limitare l’applicazione della franchigia stessa, specialmente quando si paga con carta di credito. Ci può essere la formula con il rimborso della franchigia (prima si paga e poi si chiede la restituzione), oppure l’esenzione o non applicazione. Normalmente questi contratti però impongono che si verifichino delle condizioni particolari e limita l’esenzione a specifici danni, al di fuori dei quali invece la franchigia torna in campo.

Attenzione: quando è offerta la possibilità di far togliere la franchigia bisogna essere disposti a pagare di più il servizio e, allo stesso tempo, a pagare anche una sorta di “liberazione” dalla franchigia stessa, che generalmente è molto più elevata rispetto al costo delle franchigie stesse.