Mastercard: dopo 3d secure code e Paypass ecco SafetyNet

Perché dare un’ulteriore apinta all’uso dei sistemi di pagamento elettronici, convincendo anche i più dubbiosi, è necessario che venga garantita ai titolari di carte di credito, prepagate e carte di debito, la massima sicurezza possibile.

A tale scopo Mastercard, che già in passato si è fatto promotore di importanti iniziative, tra cui il sistema 3D secure code (che aumenta la sicurezza dei pagamenti online), oltre che l’implementazione dei metodi di paypass (con tecnologia contactless per superare i rischi legati al passaggio degli strumenti di pagamento a mani sconosciute), sta lavorando alacremente, ed a breve lancerà un nuovo “programma” che va ad implementare la sicurezza delle banche (e di conseguenza dei loro utenti) con un approccio di tipo preventivo che prenderà il nome di SafetyNet.

Come funziona?

Quando una frode viene scoperta, grazie all’attivazione dei servizi assicurativi (a volte legati all’uso degli sms ed altre a carte specifiche) si può riuscire a recuperare il denaro che è stato sottratto, ma normalmente in un ampio lasso di tempo, e non è detto che si riesca per intero, soprattutto se si agisce nei tempi e modi sbagliati.

Il principio di fondo, adottato da Mastercard è che quindi la migliore soluzione sia la prevenzione, che non viene rimessa al comportamento più o meno prudente di coloro che usano le carte di pagamento, ma alla protezione verso le banche stesse, scovando, grazie al sistema di SafetyNet, i potenziali rischi ed i possibili attacchi cyber prima che questi vengano portati a termine.

Una volta che il software sarà pronto, verrà messo a disposizione delle banche, e si andrà ad aggiungere a tutte le altre misure di sicurezza (come sistemi crittografati, domini protetti, e cc). Quello su cui sta maggiormente puntando Mastercard è l’aspetto della personalizzazione del servizio. Il programma sarebbe in grado di organizzare la gestione dei dati dell’intero sistema bancario di un paese o di un’area geografica con caratteristiche analoghe, così da comportarsi di conseguenza, e individuare più facilmente dei comportamenti non conformi.

In questo modo, come sottolineato più volte dai suoi responsabili, si vuole andare a proteggere l’intero “ecosistema” dei pagamenti che utilizzano le carte di pagamento, a vantaggio, ovviamente di tutti.