Carta prepagata senza limiti di ricarica e prelievo: è davvero un vantaggio?

Le carte di pagamento offrono servizi e svolgono funzioni parzialmente differenti tra di loro. Nel caso di una carta prepagata il non dover sottostare a dei limiti di ricarica e per i prelievi può sembrare un miraggio e un vantaggio allo stesso tempo, ma con l’evoluzione dei conti e delle versioni di carte la situazione è cambiata.

Quando è possibile?

Dobbiamo fare subito una precisazione: la possibilità di una ricarica senza limiti va trattata in modo diverso rispetto ai canoni utilizzati per valutare la possibilità di fare un prelievo senza limitazioni. Affrontiamo per questo prima l’aspetto della ‘ricarica illimitata’.

disegno di carta con vari utilizzi

Che cosa si intende?

Quando parliamo di ricarica illimitata dobbiamo distinguere tra l’assenza di un plafond massimo oppure dalla mancanza di limitazioni relative alle operazioni di ricarica con un ulteriore differenziazione sull’intervallo di tempo, ovvero per singola operazione, al giorno, al mese oppure all’anno.

Andando nel particolare Il plafond disponibile rappresenta la somma che può essere spesa. Le carte ricaricabili, anche quando sono associate a un conto elettronico generalmente hanno un plafond massimo, ovvero un importo massimo che può essere ricaricato in un dato momento. Quindi già da questo punto di vista il plafond non permette in senso assoluto l’uso di un a carta prepagata senza limiti di ricarica.

Detto questo anche in caso di assenza di plafond massimo (come con N26) la libertà di ricarica è generalmente limitata in modo molto preciso, dal momento che nella maggior parte delle alternative si deve considerare:

  • l’importo massimo per singola ricarica (questo varia a seconda del canale utilizzato per effettuare le ricariche, con maggiori limiti applicati all’uso del contante);
  • il numero massimo per ciascuna ricarica;
  • gli eventuali limiti imposti al giorno e al mese e quelli riferiti alla modalità di ricarica (vedi ad esempio le carte prepagate con ricarica in tabaccheria).

L’ultimo aspetto da considerare, che è quello che fa da spartiacque tra quelle carte prepagate che permettono di essere anche classificate tra quelle con ricariche illimitate e quelle che non lo sono, riguarda il limite di ricarica annuale. Infatti solo alcune carte prevedono questo dato (per esempio all’anno non si può superare il tetto di ricarica di 30 mila euro), mentre altre non hanno questo come limite ma mantengono solo quello del plafond disponibile.

Differenze

Per capire meglio le differenze facciamo un esempio. Supponiamo di dover scegliere tra due carte ricaricabili: una ha un plafond disponibile di 20 mila euro, ma un plafond massimo ricaricabile all’anno di 50 mila euro. Un’altra ha un plafond massimo di 10 mila euro come disponibilità di spesa, ma non ha limiti di ricarica annuali, mentre per quelli mensili parliamo di un limite di 50 mila euro.

A un’occhiata superficiale potrebbe sembrare che la carta prepagata che offre meno limitazioni sia la prima, in quanto ci permette di ricaricare e quindi spendere di più. Invece la situazione è esattamente opposta in quanto anche se il plafond disponibile (come importo massimo) è minore, la prepagata si può ricaricare con un importo mensile più elevato o almeno pari all’importo massimo previsto dalla prima tipologia di carta. In più a livello annuale non troviamo ulteriori limitazioni.

Quindi riassumendo abbiamo visto che una ricarica illimitata in senso assoluto non è prevista nella larga maggioranza dei casi, anche perché verrebbe meno il motivo per il quale sono nate le carte ricaricabili: permettere di tenere più facilmente sotto controllo quanto si spende e farlo anche con possibilità di suddividere e classificare le varie spese.

Il problema dei prelievi illimitati

Il discorso diventa molto più ristretto quando parliamo di prelievi. Partiamo da un’osservazione molto semplice: i prelievi illimitati non vengono generalmente offerti nemmeno sulle carte di debito associate ai conti correnti perché rappresentano un rischio troppo elevato di causare delle vere e proprie emorragie di soldi fuori controllo. Non a caso una delle sezioni ‘fisse’ nei fogli informativi è proprio dedicata ai limiti di prelievo. Nel caso delle carte prepagate questo limite è rafforzato dalla presenza di un plafond disponibile limitato.

pila di carte prepagate

Ovviamente se si vuole andare il più vicino possibile a una carta di debito ‘tradizionale’ si può scegliere tra quelle che offrono dei massimali di prelievo più elevati (anche in questo caso si deve fare attenzione tra quelli giornalieri, mensili e annuali). Tuttavia non è mai consigliato fare la propria scelta partendo da questo parametro, anche perché si tratta di una situazione che in partenza rischia di essere pericolosa: in caso di furto della carta, con un massimale di prelievo molto elevato, si rischia di ritrovarla svuotata prima di riuscire a bloccarla.

Conclusioni

L’idea che una carta prepagata senza limiti di ricarica e di prelievi possa essere l’alter ego di una carta di debito associata a un conto corrente può portare fuori strada nel fare le proprie scelte che devono invece andare verso la carta prepagata più sicura e conveniente in base alle proprie necessità. Non solo, i limiti che abbiamo evidenziato all’interno dell’articolo non vanno visti necessariamente come un qualcosa di negativo, in quanto hanno una funzione orientata soprattutto a fornire maggiore sicurezza e tutela del proprio denaro (vedi anche Limite pagamento carta prepagata).

(Approfondimento: Carte di credito con plafond illimitato)