Prestiti con cambiali per cattivi pagatori: vantaggi e svantaggi

Quando si afferma una particolare tipologia di finanziamento si è inclini a parlare di “moda”, ma in realtà ciò è determinato dalle contingenze predominanti che, in un periodo di crisi occupazionale e di produttività, inevitabilmente portano alla prevalenza e alla popolarità di quelle forme che possono essere richieste anche da protestati e cattivi pagatori.

A riguardo in ‘pole position’, soprattutto per autonomi e professioni (ed in generale chi è senza busta paga), si segnalano i prestiti cambializzati, mentre per i dipendenti il podio viene condiviso in modo quasi equo con la cessione del quinto.

Quali i possibili canali di accesso ai prestiti con cambiali?

La via preferenziale rimane il contatto diretto con banche, finanziarie ed agenzie specializzate, che ne contemplano la concessione, sempre che non si abbiano familiari, conoscenti, disposti a concedere questa forma di finanziamento, sfruttando le possibilità concesse dal diritto privato, che non causa particolari restrizioni a riguardo (se non il rispetto delle pochissime formalità e del rispetto del tasso di usura).

In alcuni casi si ha la possibilità di ottenere un primo contatto online, per informarsi sulla posizione delle agenzie alle quali rivolgersi, o degli importi minimi e massimi che possono essere concessi, o anche semplicemente per la lista di documenti da portare con sé al momento della compilazione della domanda di prestito.

Considerato però che c’è l’obbligo di firma delle varie cambiali che complessivamente accompagneranno l’intero periodo di rimborso (a ciascuna rata corrisponderà una cambiale), è impensabile poter espletare l’intera procedura online, così come avviene con i prestiti personali canonici, che possono sfruttare la firma digitale (è quindi la struttura stessa della cambiale che non lo consente).

Quindi a fronte di queste forme di proposte pubblicizzate è meglio essere molto diffidenti (così come per i prestiti cambializzati a domicilio).

Come funzionano?

Sia da un punto formale che pratico non c’è alcuna differenza tra i prestiti cambializzati a protestati o anche cattivi pagatori, e quelli concessi a chi ha una buona reputazione sul credito. In entrambi i casi si concorda un importo che viene diviso per un numero di cambiali, firmate da entrambe le parti, e quindi entro ogni scadenza predeterminata (indicata sul titolo), il finanziato dovrà provvedere al pagamento, ottenendo lo stralcio della cambiale, fino all’intero rimborso.