Conviene dilazionare con Scalapay? La nostra recensione
Scalapay, oltre a PagoDiL, è stato uno dei primi sistemi di pagamento dilazionato senza interessi per gli acquirenti. Un precursore di offerta oramai abbastanza ampia di soluzioni che sfruttano una procedura tutta basata sulle carte di pagamento che vengono impiegate al momento dell’acquisto.
È stata anche tra le prime alternative che ha applicato questa possibilità tanto sugli acquisti online che in alcuni negozi fisici, creando una rete di venditori sempre più ampia. Nel corso del tempo ha anche introdotto qualche aggiustamento, atto a rendere il suo servizio ancora più appetibile. Vediamo allora come poterlo utilizzare.

Quale proposta scegliere?
Oggi molto spesso Scalapay viene associato a servizi di pagamento simili, primo fra tutti Klarna, che a sua volta si è presentato con condizioni molto simili e qualche differenza: una fra le prime è stata la possibilità offerta solo da Scalapay nell’usare come metodo di pagamento anche le carte American Express e non solo Visa e Mastercard, condizione che a oggi è rimasta inalterata.
Tuttavia la similitudine non deve creare confusione nella soluzione da scegliere, poiché quasi mai si è liberi di decidere quando usare Klarna e quando Scalapay. Infatti entrambe le soluzioni devono essere offerte dal venditore che generalmente si affida solo a uno dei due (a meno che non punti su ulteriori alternative come Apppago o Alma per dirne alcune).
Quali caratteristiche presenta?
Fatta questa premessa vediamo che a oggi, febbraio 2025, ScalaPay permette di puntare su una rateizzazione che può essere fino a 4 rate, e comunque sempre senza interessi. A riguardo c’è da fare un po’ di chiarezza perché a volte si rimane spiazzati in quanto si vorrebbe pagare in 4 rate ma si ha la possibilità di scegliere solo fino a 3 rate.
Perché? Il problema nasce dal fatto che è il venditore che decide in quante rate massime dilazionare. Dato che un numero più alto delle rate alza il rischio di insolvenza (di cui si fa carico proprio Scalapay) il venditore stesso dovrà sostenere anche delle commissioni maggiori. In conclusione, si può scegliere il rimborso a 4 rate solo laddove questo è stato messo a disposizione proprio dal venditore: la carta di pagamento usata o il tipo di acquisto non c’entrano nulla.
Requisiti e costi reali
Detto questo per poter fare il pagamento a rate con Scalapay non bisogna avere chissà quali requisiti se non quelli che elenchiamo di seguito. Anzi nella pratica è sufficiente:
- accertarsi che il venditore lo preveda come metodo di pagamento accettato: nel negozio deve essere esposto il logo (o deve far parte di una catena di negozi che prevede questo come tipo di pagamento in generale), oppure deve essere presente come opzione al checkout quando si va al carrello dell’ecommerce per finalizzare il pagamento. In entrambi i casi va scelto, ma come vedremo nell’apposito paragrafo l’iter da seguire è parzialmente diverso;
- avere una carta di pagamento accettata dal sistema;
- avere uno smartphone con connessione dati per ricevere l’otp e gestire le comunicazioni che eventualmente arriveranno via e-mail;
- un indirizzo e-mail attivo.
Se si hanno tutte le suddette condizioni allora si dovrà seguire solo l’iter per finalizzare il pagamento. Una volta che Scalapay ha accettato di effettuare il pagamento, l’importo della prima rata sarà trattenuto subito (decurtato dal plafond della carta usata), quello della seconda rata lo sarà a distanza di 30 giorni dalla prima rata, la terza rata a 60 giorni e la quarta rata (ma solo se prevista) a 90 giorni.
Attenzione! L’acquirente non sostiene costi o interessi ma c’è un’eccezione: se la carta non ha la disponibilità necessaria per coprire il costo della rata quando questa andrà a scadenza, allora si applica la commissione di insoluto che prevede un costo aggiuntivo di 6 euro se si paga da 1 a 9 giorni di ritardo, oltre il nono giorno la commissione raddoppia e arriva a 12 euro. A questo si aggiunge il fatto che in futuro Scalapay potrà non accettare di fare altre rateizzazioni.

Come utilizzare Scalapay
Per prima cosa bisogna avere un account, che viene collegato in modo univoco all’indirizzo e-mail e a un numero di cellulare. L’email e il cellulare serviranno per poter accedere a Scalapay quando si vorrà usarlo per pagare e per accedere all’app.
Al primo acquisto si potrà procedere direttamente alla creazione dell’account, mentre se si vuole prima creare l’account allora si deve scaricare l’app e seguire la procedura. Il tutto è reso più sicuro tramite l’invio di un codice OTP. L’app servirà anche per decidere di pagare un acquisto prima della scadenza (utile se si teme di arrivare al pagamento della rata senza fondi così da mettersi al sicuro).
Quando si fa l’acquisto online il sistema invece rimanda alla pagina di Scalapay, si fa il riconoscimento, si dà conferma (quindi l’iter è molto veloce). Se invece si va in un negozio fisico per pagare con Scalapay bisogna andare nella sezione del negozio dell’app (per esempio Bata) e attivare il pagamento con QR code. Questo verrà poi scannerizzato al momento del pagamento, con la scelta del numero delle rate, e poi si da conferma da app. Comunque anche in questo caso la procedura è semplice da portare a termine.
N.B. Scalapay su Trustpilot mantiene recensioni molto elevate. A febbraio 2025 abbiamo comunque una media superiore alle 4,7 stelle, nonostante l’assenza del numero verde per un contatto telefonico più semplice.