Postepay Pa: guida alla carta per le Pa e non solo

Postepay PA è sempre una carta ricaricabile nominativa che fa parte della gamma di carte Postepay, ma che è destinata agli Enti Pubblici che vogliono offrire ai cittadini una carta di pagamento su cui accreditare fondi che sono destinati a loro.

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Le principali caratteristiche

La prima particolarità della Postepay Pa è che a richiederla è lo stesso ente, che poi la fa avere al cittadino. La card è comunque associata a un Iban italiano così da ricevere accrediti senza un c/c di appoggio. La richiesta va fatta con la piattaforma di Corporate Banking di BancoPosta (BPIOL). Il titolare della carta Postepay Pa diventa il cittadino il cui nominativo è riportato sulla carta stessa, che può usarla anche per accreditare o ricaricare altre somme.

Per visualizzare l’Iban riportato sulla carta bisogna andare sull’App Poste Italiane oppure si può procedere dal sito postepay.it. Tuttavia la carta una volta richiesta non è subito attiva, ma va attivata dal titolare recandosi in un ufficio postale.

Quali sono i costi e le commissioni?

Il costo fisso è dato da quello di emissione che si paga una tantum, è pari a 5€ ed è a carico dell’ente che ne fa la richiesta, così come la ricarica con i fondi che avviene con Ricarica da BancoPostaImpresa online: ed è pari a 1€ . Invece per quanto riguarda il titolare della Postepay Pa, i costi da considerare sono quelli legati all’utilizzo. Questi possono essere organizzati nelle due seguenti macroaree:

Per la ricarica

    :
  • 1€ da Uffici Postali abilitati (POS);
  • 1€ euro da ATM Postamat, con carta di pagamento aderente al circuito Postamat e abilitata alla funzione;
  • 1€ su poste.it e postepay.it;
  • 3€ da ATM Postamat con carta di pagamento riportante il circuito internazionale Visa, Vpay, Visa Electron, MasterCard e Maestro;
  • 2€ presso i punti vendita abilitati.

Per i prelievi:

  • 1€ da ATM Postamat e da POS Postamat;
  • 1,75€ da ATM Visa/Visa Electron in Italia e Paesi Euro;
  • 5€ da ATM Visa/Visa Electron Paesi non Euro.

Come ultimo costo c’è quello di bonifico in uscita che è pari a 2€.

Plafond e limiti di utilizzo/prelievo

Il plafond complessivo è pari a 15 mila euro. Come limiti bisogna considerare quelli di prelievo giornalieri che sono fissati a:

  • 250€ da ATM Postamat e bancario
  • 3.000€ da Uffici Postali abilitati (POS).

Invece il limite di pagamento giornaliero è di 3.000€. Inoltre non ci sono commissioni per i pagamenti, se non il caso di conversione valuta diversa dall’euro fissata a 1,10%

(Fonte sito Posteitaliane – data 16 ottobre 2025).

Servizi aggiuntivi

È possibile pagare gli avvisi tramite il servizio Paga con Postepay con una procedura semplice da seguire (che vale non solo per la Postepay Pa ma per tutte le Postepay):

  • per prima cosa accedi alla pagina di pagamento dal sito dell’ente o da quello di pagoPA (in questo secondo caso si devono inserire anche i dati dell’avviso di pagamento digitando manualmente il Codice Avviso e il Codice Fiscale Ente Creditore oppure inquadrando il QR Code presente sull’avviso);
  • quindi inserisci il tuo indirizzo email e ripetilo per conferma (necessario per ricevere l’esito del pagamento);
  • a questo punto seleziona Paga con Postepay dalla lista dei metodi disponibili quindi premi Paga e si verrà reindirizzati su Postepay o Poste Italiane: (basta seguire le istruzioni per accedere e autorizzare il pagamento);
  • non appena l’operazione viene confermata, torna sul sito di pagoPA per visualizzare l’esito del pagamento (e comunque la ricevuta sarà mandata anche via email).

Conclusioni

La postepay Pa è simile all’Evolution per quanto riguarda la possibilità di fare e ricevere i pagamenti, ma è molto più in linea con una Postepay tradizionale per il resto rimanendo legata a un uso più ‘facile’.