Bancomat evoluto: cos’è e come funziona

La diffusione dell’internet banking ha imposto alle banche un adeguamento dell’offerta delle carte di debito, portando alla nascita del bancomat evoluto e degli atm evoluti. Questa accoppiata permette di mediare ad alcune mancanze dei conti correnti online puri e semplici, soprattutto quando si tratta di versare contanti ed assegni.

Che cosa fanno le carte di debito evolute?

Il bancomat evoluto è una carta di pagamento che appartiene alle carte di debito. Il fatto che sia ‘evoluto’ non ne snatura le funzioni ‘base’, che permettono principalmente di pagare e fare prelievi i cui importi vengono scalati immediatamente dal saldo disponibile sul conto corrente al quale il bancomat stesso è collegato (logicamente nel rispetto dei tempi di “valuta”).

Tuttavia un vero bancomat evoluto ha alcune notevoli differenze rispetto a quelli che non lo sono. Tra questi requisiti ben specifici troviamo il fatto di:

  • riportare la data di scadenza (generalmente per i bancomat è di 5 anni, ma molto spesso la data non è riportata, essendo stata a lungo una caratteristica delle carte di credito, poi traslata sulle carte prepagate);
  • avere un numero identificativo (pan) riportato sulla tesserina di plastica;
  • avere un codice di sicurezza.

Proprio queste caratteristiche permettono ai bancomat evoluti di essere usati per fare anche i versamenti.

Esempio carta di debito

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Nome Carta Carta N26
Canone Carta 0€/anno

Data rilevazione: 09/04/2019 - Fonte: sito ufficiale N26.

Bancomat evoluti: l’unica soluzione per i pagamenti sul web?

Se si vuole un bancomat che possa essere usato per fare i pagamenti on line, allora è sufficiente che questo sia abilitato al servizio, generalmente attraverso il circuito Maestro (è logicamente necessario utilizzarlo su un sito che è convenzionato con il circuito stesso). I bancomat abilitati possono essere utilizzati senza dover per forza appartenere a banche che si siano dotate anche di Atm evoluti.

E’ comunque vero che le banche che già da un po’ di tempo propongono bancomat evoluti, sono anche quelle che stanno installando un numero crescente di Atm di nuova generazione, come ad esempio Unicredit, Intesa SanPaolo, Bnl, Fineco, Widiba, ecc.

Sono tutti uguali?

Come già abbiamo detto un bancomat per dirsi evoluto deve presentare delle caratteristiche ben definite dal punto di vista “fisico” (come scadenza, Pan e codice Cvv sul retro), ma non solo. I bancomat evoluti devono infatti permettere l’accesso a servizi più specifici ed avanzati che possono riferirsi ai soli pagamenti online e versamenti di assegni e contanti oppure ‘estendersi’ ulteriormente a pagamenti di bollette, canone Rai (o altri servizi ad esempio tramite l’uso di app, ecc).

Una stessa banca può offrire la possibilità di scegliere tra differenti tipologie di bancomat, alcuni evoluti ed altri no, applicando dei costi diversi: molto spesso per i bancomat tradizionali non è prevista l’applicazione di un canone a parte, mentre per quelli evoluti si ha generalmente un contributo che parte dai 10 euro all’anno e che può salire ulteriormente.

Attenzione: in alcuni casi se si vuole un bancomat evoluto si dovrà scegliere o addirittura cambiare il conto corrente che si ha, perché il suo funzionamento è incompatibile con il sistema.

Gratis è possibile?

Ad oggi non sono molte le banche che offrono un bancomat evoluto a costo zero, e tra queste poche realtà troviamo ad esempio CheBanca, Widiba e Webank. Ha però senso scegliere un conto corrente collegato ad un Atm evoluto, quindi con la messa a disposizione del bancomat evoluto preferibilmente gratis, solamente se nella propria città si hanno sportelli di quella stessa banca. Per conoscere queste informazioni possono essere utili i servizi online che permettono di fare delle ricerche specifiche e dettagliate sull’esistenza di atm e la loro dislocazione per la città di appartenenza o le zone limitrofe.

In cosa sono uguali alle carte di debito non evolute?

Anche se molti non lo sanno è possibile rateizzare i pagamenti effettuati usando il bancomat al momento dell’acquisto (sia con quelli tradizionali che con quelli evoluti). Questo può avvenire in due modi.

Il primo è legato alla richiesta di smartphone tramite i provider che hanno abilitato il servizio. Per poter fare l’addebito della rata sul conto corrente anziché su una carta di credito non si dovrà fare altro che usare il bancomat. Come accennato non necessariamente deve essere evoluto. Generalmente sono veramente pochi i bancomat che non vengono accettati, almeno tra quelli di ultima generazione. Tramite il riconoscimento del pos si ha il collegamento con il conto corrente e dopo circa una settimana o 10 giorni si potrà ritirare il device scelto (con carta di credito la consegna è contestuale).

L’altra situazione sempre con pagamento rateale si ha per l’acquisto di prodotti, tramite l’uso di Pagodil. In questo caso è necessario rivolgersi a un negozio che ha un accordo con Cofidis. Al momento dell’acquisto si deve esibire il bancomat e chiedere l’avvio della procedura. Anche questa sfrutta il riconoscimento tramite pos del conto corrente, sul quale, se la procedura si chiuderà con successo, ci sarà in seguito l’addebito delle rate. Anche in questo caso i bancomat possono essere accettati sia se sono evoluti che non, tutto dipende infatti dalla ricezione dei dati dal sistema. Questa procedura normalmente non causa problemi specialmente se i bancomat sono collegati a conti dotati di internet banking.

Conclusioni

E’ quindi abbastanza chiaro che con le banche on line, che per Dna presentano un elevato livello di digitalizzazione e di propensione verso i servizi fai da te, la possibilità di avere un bancomat evoluto a costo nullo (o quasi) diventa più semplice.

Di contro prima di scegliere un bancomat offerto dalla stessa banca o da una banca diversa, sarà obbligatorio valutare alcuni aspetti tra cui:

  • le differenze dei costi legati al canone, all’emissione ed al suo impiego;
  • la maggiore o minore facilità nell’uso;
  • i servizi compresi nel canone o accessibili se richiesti.

Stesso discorso va poi fatto anche per gli Atm evoluti che possono essere organizzati come dei veri e propri Totem, quindi con servizi completi, oppure offrire dei prodotti più limitati.