Conviene davvero pagare in contrassegno: vantaggi e svantaggi

Acquistando un bene a distanza, per una questione di prudenza, molti utenti preferiscono effettuare il pagamento in contrassegno. Si tratta di una modalità che deve essere prevista dal venditore, ed è molto utilizzata soprattutto tra i privati, che hanno la certezza di vedersi recapitare il bene comprato da un altro privato (molto usato su eBay), anche se non mancano aziende che la adottano per diversificare il più possibile le modalità di pagamento accettate. Ma si tratta veramente della migliore soluzione?

Come effettuare il pagamento?

Chi deve ricevere il pagamento deve registrarsi al servizio. A volte questo avviene online, e può riguardare una sola spedizione, oppure renderla disponibile anche per acquisti futuri. Al momento della registrazione bisogna anche specificare la somma che il corriere deve incassare, ed il numero di conto o iban sul quale accreditare le somme riscosse.

Inoltre si deve procedere al pagamento della commissione che generalmente varia sia in funzione del valore del bene trasportato che dal domicilio del destinatario (se è all’estero oppure in Italia). Il mittente può rivalersi delle spese sostenute, mettendole a carico del mittente stesso, come recupero spese.

Conviene?

Sia che si tratti del mittente che del destinatario della ‘cosa’ acquistata, entrambi sono chiamati a versare un contributo. Da qui si comprende che non rappresenta fra le modalità di pagamento la via più economica.

Ma non si tratta dell’unica ragione per cui il pagamento in contrassegno non conviene: i tempi di rimborso previsti nel caso di problemi nell’invio, o se è previsto il diritto di recesso, sono infatti molto lunghi, così come quelli di accredito per la somma che il destinatario ha dato al postino (se si passa attraverso Poste Italiane) oppure al corriere.

Infatti la somma riscossa viene versata su un conto intestato alla società che si occupa della spedizione (ad esempio Bartolini, Sda, Tnt, Gls, Ups), e poi da qui partirà il bonifico sul conto indicato in fase di registrazione al servizio della spedizione dal mittente stesso. Qui si aggiunge un altro problema, dovuto in parte ai limiti previsti per il pagamento in contanti, al quale si aggiunge il fatto che non tutti i corrieri sono organizzati per ricevere i pagamenti con le carte elettroniche, avendo un Pos mobile a disposizione.

Infine, mentre per i beni già pagati (con bonifico, o carta di credito, o moneta elettronica) si ha la possibilità di controllare prima di ritirare il pacco lo stato della cosa trasportata, con il pagamento in contrassegno non si ha invece questo diritto.