Come pagare F24: guida alle alternative con o senza partita iva
Il pagamento dei modelli F24 (ai quali si è aggiunto quello F24 ELIDE che sostituisce il cartaceo usato per i pagamenti tramite quello F23) per i privati, oltre che per via telematica, può essere fatto ancora presentando il modulo cartaceo precompilato o compilato a mano presso uno sportello bancario, postale o di Equitalia, mentre per chi è titolare di partita iva rimane solo la modalità online.
Quest’ultima rimane una valida alternativa anche per coloro che non ce l’hanno in quanto solleva dal fastidio, e spesso dalla perdita di tempo, delle lunghe file da rispettare specialmente quando ci sono scadenze prefissate (ad esempio Agosto, Dicembre e Giugno). Il pagamento online può essere fatto sia se si ha la registrazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, che tramite internet banking.
Il pagamento del modello precompilato online
Alcune banche, come ad esempio Unicredit (che è stata tra le prime ad offrire questo servizio), consentono di caricare in formato Pdf un F24 precompilato, così da procedere al riconoscimento dei dati indentificativi e codici riportati, ed al pagamento senza dover ricompilare il modulo.
Guida pagamenti
Questa modalità non va sovrapposta o confusa con quella messa disposizione da Poste Italiane, che invece prevede la compilazione online del modello, con conseguente stampa, per andare allo sportello con il modello compilato e leggibile, ma dovendo poi di fatto seguire la procedura e la tempistica (fila compresa) del pagamento allo sportello.
C’è da considerare che non sono molte le banche che offrono la possibilità del pagamento del modello F24 ELIDE (disponibile per Unicredit). Quest’ultima, in più, consente di prenotare il pagamento delle somme, fino ai 6 mesi successivi (ad esempio da Dicembre 2015 per il pagamento delle imposte dovute a Giugno 2016), senza arrivare necessariamente alla scadenza, ma programmando le spese per tempo, distribuendole in modo più equilibrato.
A prescindere dall’istituto di credito, quando si sceglie di effettuare il pagamento online, bisogna stampare la ricevuta (normalmente presente nella sezione dei “documenti contabili”) da conservare quindi anche a livello cartaceo (in alcuni casi il documento è reso disponibile dopo qualche giorno con la validità della ricevuta). Molte banche prevedono infatti la conservazione di questi documenti, sempre per le funzioni di internet banking, per un numero di mesi limitato (poi bisogna fare la ricerca degli storici da filiale, che hanno spesso un certo costo).
Da sportello: come si può fare il pagamento?
Sono ammessi i contanti (bisogna tuttavia fare attenzione al limite di pagamento previsto dalla legge, che condiziona le somme accettabili, ad esempio, da parte delle agenzie Equitalia), il bancomat o postamat (banca o posta) e gli assegni circolari o personali (ovunque).