E’ sicuro pagare con le carte bancomat?

Il servizio Bancomat è stato introdotto in Italia per la prima volta il 23 novembre del 1983, gestito dalla Società l’Automazione (S.I.A.); si tratta della prima carta di debito a banda magnetica ed a distribuzione nazionale, che poi nel 1987 è stata abilitata per l’utilizzo sull’altro circuito che fa sempre capo al Consorzio Bancomat, il Pagobancomat, per poter utilizzare la propria carta per effettuare direttamente i pagamenti.

Sicurezza dell’uso del bancomat

Gli italiani inizialmente si sono mostrati poco entusiasti sull’uso della moneta elettronica, per cui c’è voluto un po di tempo prima che la diffusione del bancomat acquistasse un certo rilievo. La mancanza di orari per poter effettuare i prelievi, la comodità con cui effettuare i pagamenti direttamente presso un numero crescente di esercizi convenzionati con i vari circuiti, ed i vantaggi collegati ad un numero crescente di conti correnti online, hanno spinto questo metodo di pagamento verso un grande successo, complici anche gli interventi degli ultimi anni dei governi che ne hanno imposto l’ obbligatorietà per la tracciabilità delle transazioni di pagamento.

Oggi, inoltre, i livelli di sicurezza sono molto elevati, anche se il rischio di un bancomat clonato non è scongiurato al 100% a meno che non si adottino degli accorgimenti molto facili da seguire, per aumentarne la sicurezza. I nuovi bancomat sono emessi con microchip, che garantisce una protezione di gran lunga maggiore rispetto alla banda larga dai tentativi di truffa.

Vantaggi e costi del bancomat

Ci sono tantissime offerte di conti correnti che nel canone mensile includono anche il rilascio e l’uso del bancomat gratuito (anche se ci sono poi scelte molto diverse sui costi da abbinare ai prelievi extra banca e all’estero). Questa tendenza è stata innescata dall’accanita concorrenza inizialmente scatenata dalle banche online, ma soprattutto dall’enorme successo ottenuto dalle carte prepagate ricaricabili (soprattutto dalle carte conto) che associano alla titolarità della carta una serie di servizi a costi molto bassi, oltre che la totale mancanza dell’imposta di bollo, indipendentemente dalle somme versate.

Spesso i bancomat sono “inglobati” dalle card emesse come “carte multifunzione”, ma al di là della possibile comodità di poter scegliere di volta in volta come usare il proprio mezzo di pagamento, non bisogna mai dimenticare che la gestione amministrativa della componente bancomat va sempre fatta in modo separato da quella della carta di credito (soprattutto in caso di furto e smarrimento o clonazione della carta stessa).