Postepay Vvirtual: quanto costa alle aziende e ai clienti
La Postepay Virtual è nata con uno scopo un po’ diverso dai vari prodotti presenti nel mondo delle carte prepagate: si tratta di una ricaricabile che viene richiesta dalle aziende (anche pubbliche come per esempio l’Inps) per poter accreditare le somme spettanti ai propri clienti. Per cui hanno un funzionamento simile alle carte prepagate aziendali, che vengono assegnate ai propri dipendenti, ma un obiettivo molto diverso proprio perché i destinatari sono i ‘clienti’.

Indice articolo
- Quali sono le caratteristiche principali?
- Costi e condizioni economiche
- Limiti di utilizzo
- Conclusioni
Quali sono le caratteristiche principali?
Come già detto la Postepay Virtual può essere richiesta solo dall’azienda e non dall’utilizzatore finale (ovvero il cliente). Tra l’altro la procedura di richiesta deve passare necessariamente attraverso la piattaforma di Corporate Banking di BancoPosta (BPIOL). Tuttavia l’utilizzatore finale può ricaricarla anche personalmente con le proprie somme, per cui una volta ottenuta può essere impiegata come si desidera e in più dà accesso anche al mondo degli sconti Bancoposta.
Per l’accredito delle somme si può passare per l’Iban che è associato alla card, procedendo in primis con l’associazione di iban italiano e carta Postepay Virtual che va richiesta da colui che diventa il titolare della carta. In che modo? Ci si deve semplicemente registrare sul sito di postepay.it, usando le proprie credenziali d’accesso e richiedere appunto l’associazione del codice IBAN . Invece per l’uso non si può procedere a distanza. La card, una volta ottenuta, va infatti attivata e per farlo bisogna andare in un ufficio postale.
Quindi riassumendo le caratteristiche principali abbiamo che:
- la postepay Virtual può essere richiesta esclusivamente da un’azienda che vuole darla a un proprio cliente, con l’obiettivo di accreditare somme che gli spettano;
- la carta diventa di proprietà del cliente finale che può ricaricarla liberamente anche in modo personale e diretto;
- la carta una volta ottenuta va attivata presso un ufficio postale;
- la Postepay Virtaual è abbinabile a un Iban, ma è possibile solo se il titolare/utilizzatore richiede l’associazione Iban alla card stessa.
La carta è abbinabile ai wallet Google Pay e Apple Pay.
Costi e condizioni economiche
La Postepay Virtual ha un plafond massimo di 3000 euro, e comunque vale il limite di importo massimo ricaricabile in un anno pari a 50 mila euro. L’unico costo applicato, che è a carico dell’azienda che ne fa la richiesta, è un fee di 5€ una tantum per l’emissione. Ci sono poinda considerare i costi variabili, che sono legati all’utilizzo e che possiamo suddividere nelle seguenti voci:
- costi di prelievo: 1€ su ATM Postamat e da POS Postamat;1,75€ su ATM Visa/Visa Electron in Italia e Paesi Euro; 5€ da ATM Visa/Visa Electron Paesi non Euro;
- costi di ricarica: 1,00 euro da Uffici Postali abilitati (POS);1€ su ATM Postamat, con carta di pagamento del circuito Postamat e abilitata alla funzione; 1€ sui siti www.poste.it e www.postepay.it; 3€ su ATM Postamat con carta di pagamento circuito Visa, Vpay, Visa Electron, MasterCard e Maestro; 2€ presso i punti vendita abilitati;
- accredito bonifico: 2€ a operazione.
Limiti di utilizzo
I limiti di utilizzo da rispettare sono:
- limite di prelievo giornaliero: 250€ su ATM Postamat e bancario;
- 3.000€ da Uffici Postali abilitati (POS);
- gratuita entro un massimale di 25€ al giorno.
Il limite di pagamento giornaliero è di 3.000€.
Conclusioni
La Postepay Virtual dal 2020 non può essere più richiesta, quindi le condizioni riportate sono valide per le carte che sono ancora in circolazione.