Come disdire una carta di credito: modalità e documentazione necessaria

La carta di credito rientra nei ‘normali’ metodi di pagamento per cui l’operazione di disdetta non è complessa in sé, poiché deve essere garantita la libertà di recesso, che varia a seconda del momento in cui si decide di esercitarne facoltà.


Nel particolare, dal momento che il contratto con il quale si richiede il rilascio di una carta di credito rientra, nella forma, tra quelli di finanziamento, gli obblighi ed i costi collegati all’esercizio della disdetta della stessa carta variano a seconda che venga effettuato prima o dopo che siano trascorsi 14 giorni dal momento in cui il contratto suddetto si è concluso.

Il modulo di revoca delle carte di credito: prestampato o semplice comunicazione?

Le banche nella maggior parte dei casi, per consentire l’esercizio di alcune volontà richiedono la compilazione di uno specifico modulo. Tuttavia dal punto di vista legale è sufficiente che la manifestazione della propria volontà avvenga in modo scritto e tramite invio di posta raccomandata con ricevuta di ritorno (che serve anche per avere prova della data in cui la banca è venuta a conoscenza della volontà del cliente). Per le carte di credito, logicamente, non c’è nessuna eccezione a riguardo, per cui non c’è bisogno di un vero e proprio modulo.

Principali formalismi della richiesta di disdetta della carta di credito

Bisognerà indicare nella lettera con esattezza il numero della carta di credito e le date di emissione e scadenza. Inoltre, entro 30 giorni dalla comunicazione, bisogna anche far pervenire alla banca la carta di credito tagliata (deve essere tagliata a metà, ed è opportuno effettuare un taglio anche sul chip), poiché l’intestatario rimane responsabile per i suoi utilizzi effettuati anche dopo aver esercitato la disdetta, per la quale non deve essere, però, data alcuna motivazione.

Questi principi si applicano sia nel caso in cui si tratti di una carta di credito rilasciata dalla banca che da società emittenti, come nel caso di Cartasì, ma anche American Express, ecc, ed ancora in quei casi la carta viene emessa da una banca come collocatore rispetto al servizio di un’altra (il caso più frequente è quello di Bancoposta con la Deutsche bank credit card).

Per quanto riguarda la tempistica: se si esercita la disdetta entro 14 giorni, si rientra nei tempi di recesso, per cui non si devono sostenere costi di alcun tipo (a meno che non sia stata già utilizzata). Oltre tale tempistica bisogna sostenere il costo del canone in proporzione con il periodo in cui la carta è stata posseduta (anche nel caso in cui non fosse stata utilizzata, purché attiva o attivata). Se il pagamento del canone annuo è stato effettuato, ma la carta viene disdetta prima dei 12 mesi, si ha, di contro, diritto alla restituzione del canone pagato ma per il quale non si è goduto dei servizi.

Attenzione alla disdetta, soprattutto per i servizi correlati

Molto spesso sulla carta di credito vengono appoggiati alcuni pagamenti, come quello delle utenze telefoniche dei device mobili, oppure le utenze domestiche, ed altre rid. In questi casi, prima di provvedere alla disdetta bisogna spostare le varie rid, per evitare disservizi (di norma lo si fa tramite la compilazione dei moduli di cambio/revoca/modifica che ha il titolare dell’utenza stessa, oppure telefonicamente).

Inoltre rimane la questione delle carte multifunzione, molto comode tranne che nei casi di disdetta, dal momento che non è possibile scindere le due carte, e disdire l’una senza dover disdire anche l’altra. Per quanto riguarda la consegna materiale della carta annullata, bisogna riferirsi alla società o banca che l’ha emessa fisicamente.